domenica 19 settembre 2010

bufalandia

Ultimora. Rilasciati i sei presunti terroristi che avrebbero progettato di uccidere il papà dopo che per tre giorni ci hanno scritto e parlato su tutti i maggiori giornali e telegiornali nazionali italiani (all'estero sinceramente non sò che rilevanza ha avuto la notizia). Ecco alcuni titoli:"Il Papa nel mirino” (Il Riformista), “Attacco islamico” (Il Tempo di Roma, facendo riferimento, anche, con un gioco di parole, all’attacco che è costato la vita al soldato italiano in Afghanistan), “Volevano uccidere il Papa”, (Il Messaggero), “Erano pronti a uccidere il Papa” (Corriere della Sera), “Volevano uccidere il Papa” (Il Giorno di Milano), "Londra sventa attacco al Papa" (il sole 24) "L’Islam tenta di uccidere il Papa" (Il padano) "Londra, volevano uccidere il Papa" (Libero)Londra, sei persone arrestate"Volevano assassinare il Papa"(Repubblica). Anche non considerando le ragioni che possono spingere un editore a pubblicare una notizia del genere e l'influenza che essa può avere sulle milioni di persone che la legge mi fa veramente paura la superficialità con la quale vengono diffuse le notizie!! Si scopre ora che non hanno trovato né bombe, né armi, né documenti “compromettenti”, niente di niente che possa giustificare l'intenzione di voler compiere un attentato.. Il portavoce di Scotland Yard, poi, precisa: “Abbiamo effettuati gli arresti a seguito di una telefonata anonima" ... Incuriosito dal fatto di come questi sei spazzini algerini possano essere stati fermati senza uno straccio di prova scopro che le leggi speciali sulla sicurezza approvate in tutto il mondo dopo l’11 settembre permettono, ledendo i diritti umani fondamentali, di trarre in arresto una persona sospettata di potenziale minaccia terroristica e di trattenerlo per alcuni giorni (in base alla legge speciale dello stato, in Inghilterra per ben 28 giorni!), anche senza avere elementi “concreti”.

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