lunedì 20 settembre 2010

La resa dei conti

Ci stiamo ormai avvicinando alla fatidica data del 28 settembre. Silvio deve assolutamente trovare deputati per sostenere la sua maggioranza: l'alleato padano ha lanciato il suo ultimatum: 316 voti esclusi quelli dei finiani oppure si va al voto.
La compravendita di sedie del parlamento non è mai stata così spregiudicata. La tensione è palpabile, il conflitto preme: Silvio suda. Non è tanto per l'interesse degli italiani e per la stabilità del paese che questa ricerca di nuovi affiliati procede con tanta foga, quanto per la necessità (sempre più impellente visti i recenti risvolti nelle indagini siciliane al riguardo dei rapporti mafia-politica) di pararsi le chiappe con le varie immunità che si è creato durante la sua legislatura.
E la cosa ancora più assurda è che c'è ancora gente che vende il culo per star dietro a un vecchio marpione che ha palesemente rovinato questo paese. E' evidente che c'è un problema di fondo nella nostra classe dirigente: sempre a straparlare di democrazia e di rispetto del voto degli elettori, e poi appena si libera una sedia un pò più importante (e remunerativa) di quella che si sta occupando, tutti a rincorrere l'offerente e a prostrarsi. Se ci fosse un po' di dignità questo governo sarebbe già caduto da un pezzo. Ma si sa, la dignità non è il pezzo forte della maggior parte dei politici italiani.

Nessun commento:

Posta un commento