lunedì 31 maggio 2010

Israele non si ferma

E' di oggi la notizia che la marina e gli elicotteri dell'esercito israeliano hanno attaccato le imbarcazioni partite dalla turchia, che portavano aiuti umanitari per opera di varie ong internazionali, dirette alla striscia di Gaza, posta da tempo sotto embargo per opera di Israele.
Un attacco a civili e a pacifisti volontari, che ha causato diversi morti e feriti, non può che gettare ancora più discredito su questo stato, che, a mio avviso, non fa niente per essere migliore rispetto ai terroristi islamici che si propone di annientare. Una prova di forza e spietatezza che deve assolutamente far riflettere i vertici delle nazioni unite e dell'unione europea in merito al più o meno esplicito appoggio al governo Nethanyau. Spero che la condanna non si limiti a prendere in considerazione esclusivamente lo sconfinamento in acque internazionali dell'esercito israeliano, ma che davvero ci si interroghi sulla politica adottata dal governo ormai da parecchio tempo in merito alle popolazioni arabe della palestina, ed al fenomeno dei coloni, perchè urge una riconsiderazione del ruolo di Israele in medio-oriente anche in sede internazionale.

domenica 30 maggio 2010

Una Europa Diversa per Economist

Carissimi, ripropongo qui un articolo pubblicato sul mio blog. Spero sia d'interesse.



In data 29 Aprile 2010, il settimanale britannico The Economist ha pubblicato, nella rubrica Europe.view, un articolo intitolato "Redrawing the map - The European map is outdated and illogical. Here's how it should look".
L'articolo procede con una analisi delle situazioni socio-economiche dei paesi europei.
Dell'Italia si dice che dovrebbe essere divisa in due: al nord uno stato retto dal Doge di Venezia, al sud il Regno delle Due Sicilie. Per quest'ultimo, chiamato "Bordello", si auspica l'unione monetaria con la Grecia.

Un disegno fantasioso certo, ma che nasconde tante verità, preoccupazioni, tragedie.
Consiglio vivamente la lettura.

Link The Economist - Europe.view: Redrawing the map (29 Apr 2010)




Gianmarco

venerdì 28 maggio 2010

A marcia indietro nell'abisso

Sono ormai stanco di dirlo, ma 'sti italiani mi fanno sempre più pena. Se è vero che siamo in un paese democratico, un presidente del consiglio pluri-inquisito, un sistema di tangenti e appalti truccati che coinvolge tutta la classe dirigente, una riforma della giustizia (intercettazioni e processo breve) da far impallidire Licio Gelli, una riforma dell'istruzione che finirà col distruggere l'educazione pubblica, una situazione di disoccupazione e disagio sociale a livelli veramente elevati, dovrebbero farci riflettere sulla effettiva qualità della nostra politica. Ma ciò non avviene, perchè in fondo all'italiano medio non frega più di tanto, lascia che siano gli altri a provvedere per lui, siamo sotto sotto tutti un po' fascisti, la democrazia non l'abbiamo mai veramente compresa. Allora tanto vale fare un grande balzo all'indietro, così quei pochi che dissentono dall'ordine costituito (e io sono tra questi) verranno eliminati dalla polizia politica e dai tribunali speciali, e poter davvero dare all'Italia il governo che merita senza che ci sia nessun rompicazzo che tenta di far svegliare l'italiano dal suo torpore antidemocratico. Se questo è il futuro che si prospetta non lo so, ma sta di fatto che tra morire sotto la repressione di regime o morire di morte naturale vedendo il mio paese scivolare sempre più verso un baratro di ignoranza, bigottismo, fascismo e chi più ne ha più ne metta, sarei più tentato dalla prima ipotesi.
Scusate il pessimismo.

mercoledì 19 maggio 2010

La politica degli applausi

Ieri mattina, ore 10, al Liston si è tenuta la manifestazione dei ricercatori (con la partecipazione anche di studenti e tecnici amministrativi) contro il ddl Gelmini. Possiamo dire che sia stato un piccolo successo, anche se speravo che la partecipazione fosse più elevata, comunque 300 persone c'erano tutte. Una nota negativa però è stata a mio avviso il discorso del "magnifico", privo di qualsiasi contenuto veritiero e di una demagogia eccezionale, un intervento degno dei politici di maggior importanza di questo paese (e con ciò vi lascio immaginare). Non tanto perchè abbia detto oscenità, anzi ha parlato di "comprensione" di "lotta condivisa", il fatto è che poi quando bisogna decidere in concreto va in tutt'altra direzione. E nonostante questa consapevolezza la gente gli ha regalato un bell'applauso: ora, io sono pacato e tranquillo, ma sta cosa mi ha fatto un po' girare le palle. Come si può applaudire uno che ti ha appena raccontato l'esatto contrario di quello in cui crede e di quello che sta facendo? Ma un'altra cosa mi ha dato ancora più fastidio: il fatto che il rettore sia sceso nella piazza semplicemente perchè era consapevole della presenza della stampa e doveva fare bella figura. Non a caso stamattina leggendo "il mattino" di Padova, sembrava che il rettore fosse dalla parte dei protestanti e contro la riforma Gelmini-Tremonti, che esistesse un clima di perfetta collaborazione tra il rettorato e noi anti-Gelmini, cosa che è totalmente lontana dalla realtà!! E' stata solamente una sortita politica per raccattare qualche applauso e far vedere che lui si impegna in favore dei suoi ricercatori e dare l'impressione che tutto sia in via di risoluzione, la solita strategia da pd,(ex DC soprattutto) quale è il nostro magnifico. Domani assemblea al liviano ore 12.00, non mancate

LA RIFORMA GELMINI

sabato 15 maggio 2010

PADOVA ALLAGATA





direi che bisogna iniziare a fare del giornalismo.a tal proposito l'altro giorno mi trovavo a padova ed in poco più di un ora sono caduti 8-10 cm di acqua.Fatalità avevo con me la canon. quindi subito a immortalare macchine in panne e ciclisti i difficoltà. Sperando magari di offrirle a qualche quotidiano locale.

risultato:il gazzettino non mi ha nemmeno risposto alle mie tre mail,e ancor peggio io non ho sentito nessuno parlare dei disagi che la pioggia ha provocato mercoledì a padova.
Forse è meglio non parlare di allagamenti, tombini scopèerchiati e di difficoltà di drenaggio dell'acqua. Quello che a me interessa, è farvi capire,attraverso le foto,che non è possibile che 10 cm di acqua creino questi problemi . C'è troppo cemento, ci sono solo parcheggi e non c'è più la terra, non si vede, ci accontentiamo delle 2 zolle di terra in Prato. E nelle lunghissime code si vedevano solo macchine con 5 posti a sedere;ovviamente solo il conducente era a bordo, e probabilmente avrà avuto anche il coraggio di incazzarsi,perchè ci sono troppe macchine,perchè non ci sono parcheggi,perchè non è possibile che 2 gocce d'acqua combinino questo casino.
Perche è così difficile domandarsi da dove arriva il problema.

venerdì 14 maggio 2010

Bellaciao_PValle.MOV

http://www.youtube.com/watch?v=fP4YZFW84-Q

Perchè provare?

Il titolo di questo post si rifà ad una domanda che sento spesso: "Perchè provare a cambiare le cose?Tanto il mondo va avanti lo stesso..".
E' una domanda a cui è difficile rispondere, perchè nel nostro quotidiano ci continuano ad arrivare messaggi totalmente opposti.
Però proverò a dare un mio parere.
Provare a cambiare le cose può servire innanzitutto a mettere alla prova noi stessi, misurare le nostre capacità, cercare angolazioni diverse da cui vedere il mondo, il che può sempre tornare utile.
Il motivo per cui valga la pena muoversi(o "mobilitarsi")é che non vedo nessuna speranza per il futuro.
Siamo passati dalla generazione mille euro a quella che sta chiedendo l' elemosina nelle agenzie interinali, e i prossimi saremo noi.
Vedo ogni giorno scheramenti politici che promuovono la guerra fra poveri, la distruzione dell' ambiente, l' erosione dei nostri diritti.
Quindi mi spiace dirlo, ma ora possiamo ancora permettercelo di darci al nichilismo, perchè viviamo in un sistema che riesce ancora (forse per poco) a procurarci quei piccoli anestetici quotidiani come i mondiali di calcio, pornografia commerciale(vedi pubblicità), gossip da quattro soldi.
Ma quando tutto questo finirà?
Cosa succederà, il caos?

giovedì 13 maggio 2010

Intolerance

Ieri sera al Liceo Scientifico "Paleocapa" di Rovigo s'è tenuto un interessante incontro sull'Illuminismo, per studenti/ex studenti/parenti/amici/conoscenti/gente. In realtà definirlo "incontro" è riduttivo. Il tutto si è svolto secondo le modalità proprie del "caffè illuminista", momento di incontro e scambio culturale.

Si è parlato ovviamente di Voltaire e della sua argomentazione sul concetto di "intolleranza". Bene, nonostante Rovigo rientri tra le "vittime" di quel fenomeno dilagante che prende il nome di Lega Nord, e nonostante la mia città sia ormai sotto il "regno" di sua eminenza Luca Zaia, ho ascoltato argomentazioni molto interessanti, precise e "fini". La cosa che m'ha stupito è che coloro che si professavano contrari alle barriere sociali erano ragazzi giovani. Molti adulti presenti, quando sentivano frasi del tipo "il diverso è, deve essere, ricchezza" cercavano di sorridere, sforzandosi pensando "eh va bhè dai, è una serata per mio/a figlio/a" (per la serie "sò ragazzi"). È questo che ci limita.
Intolleranza religiosa, etnica, sociale, chiamiamola come vogliamo, è un problema, e va studiato. Alcuni addirittura dicono che la tolleranza e la pace (e altre parole che messe in una unica nuvola formano il "sacco delle cazzate dei comunisti") non sono e non devono essere valori, perché aprono la porta ai sentimentalismi e si allontanano dalla giustizia. Quando penso a queste barriere sociali, e ce ne sono tante (soprattutto tutti le teniamo in piedi, chi più chi meno), non riesco ad uscirne, a venirne a capo. Non riesco a credere che il mondo sia fatto per le guerre tra i diversi. Ci deve essere uno sforzo comune, enorme, gigantesco, ma mai inutile. E poi, permettetemelo: le religioni,in questo campo di battaglia dominato da mura alte e pregiudizi, separano e dividono, drogano le menti e portano ad impugnare armi.

"Perchè a volte Dio non sa cosa ascoltare, e fingendo muove la testa"

Note: La foto del post è intitolata "Black And White" ed è opera di IMustBeDead (DeviantArt). La citazione a fine post è tratta da "Come un fiume" - Nomadi - Amore che prendi amore che dai (2002)

martedì 11 maggio 2010

Una necessità



E' una necessità impellente quella di contrastare con ogni mezzo il ddl Gelmini sull'università. Passerà al senato (perchè non c'è dubbio che venga approvato) il 18 maggio e poi passerà alla camera. Bisogna attivarsi per esprimere il proprio dissenso, in solidarietà con le varie componenti dell'università che vengono penalizzate: ricercatori strutturati e non strutturati, personale tecnico amministratrivo e studenti, ovviamente. Sarebbe bello avere qualche professore, anche se la riforma che si propone come antibaroni in realtà colpisce tutti tranne gli ordinari...Comunque in vista del 18 si sta preparando una assemblea che dovrebbe essere seguita dall'occupazione del rettorato e da un'eventuale manifestazione in città. Ciò che emerge ogni volta che si organizzano eventi del genere è il problema della partecipazione: quante persone si sentono coinvolte o si interessano di questi temi? Sono sempre i soliti 4 casininisti di scienze politiche (che magari danno un esame all'anno) o si può sperare di avere qualcuno di più? Ogni volta quando ci si ritrova per assemblee o cortei ci si riconosce tutti..e questo mi sconforta. Speriamo che questa volta la partecipazione degli studenti sia maggiore rispetto all'anno scorso, e che essendo la varie parti unite in un fronte comune si possa ottenere un qualche risultato... e non che si finisca come Bart qui sopra.

domenica 9 maggio 2010

GLI ALPINI



sabato sera bergamo era invasa da cappelli pennati,fanfare,strani mezzi,centinaia di persone e vino.davvero un singolare evento che ha risvegliato l'animo patriottico della città.per una volta bergamo è con orgoglio la ''citta dei mille'';per una sera con passione si canta l'inno.l'indomani la russa sosterrà che bergamo è una delle citta piu italiane,''chi vuol capire ,capisca'' dice il ministro con esplicito riferimento alla lega.Il nord è italiano,i bergamaschi sono fieri di essere italiani.il raduno di questi alpini è davvero un singolare evento.mette in luce tutta la contraddizione e l'ipocrisia del bergamasco medio.ricordate la teoria delle ''due dottrine'' di 1984.'individuo si trova attanagliato tra due pensieri politici assolutamente contrastanti,pero viene educato ad accettarli entrambi. si allena a non capire le contraddizioni.e cosi arrivano gli alpini,e si canta l'inno d'italia, anche se il piu della metà dei bergamaschi vota o è simpatizzante della lega,che vuole la secessione e che non andra ai festeggiamenti dei 150 dell'unita.ma al bergamasco va bene cosi un giorno si canta l'inno e il giorno dopo si brucia il tricolore. vedere bergamaschi ubriachi cantare a squarciagola l'inno mette i brividi.con un po di vino si puo far credere tutto ed il contrario di ogni cosa alle persone,sopratutto in una festa dell'ebrezza legalizzata come questo raduno.un po come sant'eufemia del vino,solo che ci guadagnano i bar e si beve droga legale. ma nonostante sia molto positivo vedere gente allegra che canta e suona, prova a divertirsi qualcosa non mi convinceva nei volti che ho fotografato ieri.ho visto molta gente persa,forse triste, o semplicemente non sobria.chi intona l'inno non è un alpino, ma bergamaschi e milanesi,che colgono l'occasione per bere e sfogarsi,approfittando dell'anarchia generale.
ma l'orgoglio con il quale si cantava l'inno c'era in tutti.perche si festeggiano gli alpini,si festeggia il tricolore,si beve;le persone possono fare baccano importunare vecchie e ragazzine, perche forse è l'unica occasione che lo stato permette, e la cittadinanza accetta,di delirio collettivo.almeno una volta all'anno facciamo sfogare questi leghisti,questi vecchiotti,questi ipocriti.
e anche se oggi si è fieri di essere italiani, domani si piu fieri di essere del nord.la capacita di accettare queste due visioni è dovuta al fatto che si ha una connaturale predisposizione dell'italiano a commuoversi di fronte alla bandiera,sopratutto quando portata da gruppi paramilitari o militari.ed è per questo che un leghista accetta la bandiera,accetta di cantare l'inno.perche c'è una deriva nazionalista anche tra la lega,perche non ci sono apparenti differenze nell'interpretazione del potere tra leghisti e fascisti(borghezio).perche tutti sono affascinati dagli alpini,dalla guerra, tutti ricordano che il duce voleva costruire l'impero italico.
e con un bicchiere di vino in mano a tutti sta bene fissare tricolore e commuoversi,per poi votare lega, odiare i terroni,e aspettare di tirar fuori il tricolore solo per la prossima partita dei mondiali. tutto questo perche l'italiano è cosi ,un animale contradditorio, è leghista e fascista, federalista e statalista, secessionista e patriottico.

martedì 4 maggio 2010

ESSERE O APPARIRE?

Viviamo immersi nella società dell’immagine, respiriamo la cultura dell’apparire. Se la mia generazione ne ha una coscienza minima, i giovani, ne sono le vittime preferite, predestinate all’effimero e alla superficialità. Lo sapevate che subiamo in media 31.500 spot televisivi annui? Esperti manipolatori del cervello limbico (istintivo, animale) impongono modelli, programmano desideri e bisogni, reazioni emotive… L’antidoto ci sarebbe: rafforzare la neo-corteccia cerebrale, quella più in contatto con il nostro “SE”, quella che riguarda l’etica, che interpella la coscienza, che attiva la capacità critica, l’obiettività. Per la par condicio avremmo bisogno di 31.500 spot annui di utilità sociale, con il messaggio opposto!

Ciò che contraddistingue il nostro tempo è la SUPERFICIALITA’: nell’INFORMAZIONE, nelle RELAZIONI, nella CONOSCENZA, nell’AGIRE. Ci comportiamo come se esistesse solo la punta emersa dell’iceberg.

Tutto sfocia nella perdita di responsabilità. Condizionamenti esterni inducono l’uomo e la donna di oggi a indossare maschere, fingere, eludere la fatica, passare oltre. Bisogni finti e modelli vuoti provocano frustrazione e insoddisfazione continue, generando sofferenza e angoscia sottile.

Abbiamo inoltre un orrendo rapporto con il TEMPO, da ammazzare, da vincere, bruciare…siamo dominati dalla fretta. Parole d’ordine: fast pay – fast food – fast generation – Il tempo è denaro – tutto ruota intorno a te – usa e getta – stop&go (= Corri! Non perdere tempo! Fregatene! Pensa a te!)

Avete mai pensato a cosa potrebbe succedere se dirottassimo gli stimoli e le energie destinate ad azioni quali avere, apparire, possedere, consumare, acquistare…

Una crepa nel muro



Il governo non sembra più saldo come un tempo. Giungono ora le dimissioni di Scajola in seguito all'ennesimo scandalo che ha coinvolto questa classe politica. Giusto ieri, Fini ha presentato le sue ragioni autonomiste nei confronti di Berlusconi e la Lega continua a fare dichiarazioni in merito al centenario dell'unità d'Italia che mettono in serio imbarazzo la maggioranza del Pdl. E' cominciata la campagna di raccolta firme per l'acqua pubblica e tutti sono proprio curiosi di sapere quali siti sono stati scelti per la costruzione delle nuove centrali nucleari...insomma i presupposti per un crollo del governo ci sono tutti. L'unica cosa che lo impedisce è Silvio (che non si arrende mai, mio malgrado) e purtroppo gli elettori italiani, che in caso di elezioni, a mio avviso, rielegerebbero la stessa maggioranza, visto anche l'assenza di un'alternativa valida..Bersani? Aaaaaarg!!!!!!!!!!!