mercoledì 19 maggio 2010

La politica degli applausi

Ieri mattina, ore 10, al Liston si è tenuta la manifestazione dei ricercatori (con la partecipazione anche di studenti e tecnici amministrativi) contro il ddl Gelmini. Possiamo dire che sia stato un piccolo successo, anche se speravo che la partecipazione fosse più elevata, comunque 300 persone c'erano tutte. Una nota negativa però è stata a mio avviso il discorso del "magnifico", privo di qualsiasi contenuto veritiero e di una demagogia eccezionale, un intervento degno dei politici di maggior importanza di questo paese (e con ciò vi lascio immaginare). Non tanto perchè abbia detto oscenità, anzi ha parlato di "comprensione" di "lotta condivisa", il fatto è che poi quando bisogna decidere in concreto va in tutt'altra direzione. E nonostante questa consapevolezza la gente gli ha regalato un bell'applauso: ora, io sono pacato e tranquillo, ma sta cosa mi ha fatto un po' girare le palle. Come si può applaudire uno che ti ha appena raccontato l'esatto contrario di quello in cui crede e di quello che sta facendo? Ma un'altra cosa mi ha dato ancora più fastidio: il fatto che il rettore sia sceso nella piazza semplicemente perchè era consapevole della presenza della stampa e doveva fare bella figura. Non a caso stamattina leggendo "il mattino" di Padova, sembrava che il rettore fosse dalla parte dei protestanti e contro la riforma Gelmini-Tremonti, che esistesse un clima di perfetta collaborazione tra il rettorato e noi anti-Gelmini, cosa che è totalmente lontana dalla realtà!! E' stata solamente una sortita politica per raccattare qualche applauso e far vedere che lui si impegna in favore dei suoi ricercatori e dare l'impressione che tutto sia in via di risoluzione, la solita strategia da pd,(ex DC soprattutto) quale è il nostro magnifico. Domani assemblea al liviano ore 12.00, non mancate

3 commenti:

  1. 1-Che prove hai che il rettore agisca così?
    2-Il rettore sta facendo pressioni sui senatori padovani perchè difendano l' Ateneo.
    3-Mi spiace dirlo ma il movimento studentesco anti-Gelmini è disorganizzato, disunito e non sa dove andare, capisco perfettamente che il rettore non voglia averci niente a che fare.
    4-Alcuni rappresentanti dei ricercatori, e alcuni ricercatori che conosco personalmente, stanno parlando bene dei movimenti del rettore.
    Io ti ho elencato questi motivi per dimostrarti che è inutile scagliarsi contro persone senza essersi prima ben informati sull' argomento.
    Poi sul fatto che il rettore faccia quel genere di discorsi è anche dovuto al fatto che lui è a capo dell' ateneo, quindi mediatore di tutte quei movimenti che agiscono nell' università.

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  2. Premetto che non sono informato al 100%, ma qualcosa so, e non solo tramite l'ex onda anomala. Purtroppo è evidente che il rettore non stia proprio remando nella nostra direzione... Non so se hai sentito del progetto dell'"ateneo del veneto" che dovrebbe accorpare tutte le 3 università venete in unico organo... cmq sta di fatto che se il rettore aveva le idee chiare era tutto un suo vantaggio esplicitarle davanti ai rappresentanti delle varie parti dell'università che stanno manifestando il proprio dissenso verso la riforma Gelmini, non solo nei momenti pubblici di protesta ma annche in sede decisionale in senato accademico e consiglio di amministrazione, cosa che a quanto ne so io non è avvenuta...
    Se poi il rettore viste le proteste dei ricercatori si sia ravveduto su certe posizioni questo non lo so... e quindi mi scuso se ho detto cose infondate. Ma rimangono comunque fermo nella critica del comportamento acchiappa applausi del rettore, e nell'ambiguità delle sue posizioni.

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  3. Caro Alessandro te l'ho detto anche in diretta mentre ascoltavamo il discorso del rettore (io cercavo di sentire, tu me lo imitavi nell'orecchio). Questo è uno dei pochi rettori che si sia schierato così apertamente e nettamente col fronte anti-riforma. Nei fatti lui non ci può fare una sega dal punto di vista operativo, se non opporsi appunto.

    Ti assicuro che per un uomo nella sua posizione sarebbe molto più conveniente starsene zitto, così non è stato. La tua mi sembra più un'avversione aprioristica che non ragionata, come invece m'aspetterei.

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