martedì 4 maggio 2010

Una crepa nel muro



Il governo non sembra più saldo come un tempo. Giungono ora le dimissioni di Scajola in seguito all'ennesimo scandalo che ha coinvolto questa classe politica. Giusto ieri, Fini ha presentato le sue ragioni autonomiste nei confronti di Berlusconi e la Lega continua a fare dichiarazioni in merito al centenario dell'unità d'Italia che mettono in serio imbarazzo la maggioranza del Pdl. E' cominciata la campagna di raccolta firme per l'acqua pubblica e tutti sono proprio curiosi di sapere quali siti sono stati scelti per la costruzione delle nuove centrali nucleari...insomma i presupposti per un crollo del governo ci sono tutti. L'unica cosa che lo impedisce è Silvio (che non si arrende mai, mio malgrado) e purtroppo gli elettori italiani, che in caso di elezioni, a mio avviso, rielegerebbero la stessa maggioranza, visto anche l'assenza di un'alternativa valida..Bersani? Aaaaaarg!!!!!!!!!!!

martedì 27 aprile 2010

Senza memoria dove vai?


Ogni giorno che passa mi rendo sempre più conto di un'ignoranza generale riguardo agli avvenimenti della nostra storia più vicina. Nel trascorrere la nostra vita è come se ci si muovesse in una palude: si fa sempre fatica ad andare avanti, e non appena sollevi il piede per fare un nuovo passo tutto ti si stringe contro e cancella tutte le tracce che hai lasciato (più o meno intenzionalmente) dietro di te. Oggi più che mai siamo relegati in un eterno presente, senza prospettive future definibili nè conoscenze collettive e condivise del nostro passato. Questo è un fatto assai grave, poichè senza memoria gli eventi più pericolosi, già accaduti in passato, si possono ripresentare ancora oggi senza che noi possiamo prevederli e almeno tentare di evitare che si ripetano: sto parlando dei grandi esempi storici di dittatura, così come di quei piccoli avvenimenti che li presagiscono. Una buona dose di responsabilità è da assegnare ai nostri meravigliosi mass-media, che (salvo rare eccezioni) hanno una memoria storica scarsissima (figuriamoci che già avvenimenti accaduti un anno fa sono caduti nel dimenticatoio, ad esempio la cosiddetta "guerra tra procure" per l'inchiesta "Why not", oppure un processo di Silvio a vostra scelta); un'altra parte consistente di responsabilità è da ricercarsi nelle istituzioni dello Stato e nella nostra magnifica classe politica, che, spero vi ricordiate, hanno dato infinite volte la prova del loro disinteresse utilitaristico nei riguardi della ricerca della verità storica, o peggio hanno tentato di falsarla o deviarla; anche l'istituzione scolastica non ha saputo diffondere il valore della memoria tra le giovani generazioni, che si trovano a vivere in una società sempre più globalizzata e vasta, dove avere dei punti saldi da cui partire è cosa importantissima se si vuole evitare di perdersi nella infinità di realtà che il mondo presenta. E' fondamentale ridare importanza alla memoria ed alla ricerca della verità storica, in ogni sede e ad ogni livello. Siamo infatti in una condizione critica: i testimoni dei fatti del 900 stanno via via scomparendo, rimpiazzati da uomini e donne cresciuti a pane e tv promozionale (e non di informazione); questa sostituzione è decisamente rischiosa per la salvaguardia della nostra memoria e quindi per una nostra prospettiva futura non condizionabile dal primo proclamatore di turno. Mi scuso per la lunghezza del post ma è un tema che mi sta particolarmente a cuore.

martedì 20 aprile 2010

Il Pedone




hey signori.
che dire.
non potendomi smentire,nonostante lo faccia trope volte,il tessitore della prima mattina ha ragione: purtroppo sono sempre il primo a dire che non c'è piu nulla da salvare,che la democrazia in italia non funziona,che gli italiani altro non si meritano che una dittatura,che sono vuoti,schiavi,ipocriti,corrotti.forse non riesco piu a tollerare l'insoddisfazione,ed il perenne senso d' oppressione.forse non ho abbastanza voglia per pormi in prima linea nella lotta.oppure semplicemente non credo proprio di riuscire a far capire a qualcuno cose che per me appaiono ovvie.e quindi altro non rimarrebbe che gettare la spugna.rassegnarsi, orgogliosamente vergognarsi di essere italiani,italiani consapevoli che non fanno nulla, ed infine andarsene.
però, alla fine e dopo tutto...
no;un cazzo,non c'è nulla da salvare.

solo andare avanti,come pedoni:
qualcuno verrà ucciso,
qualcuno non si muoverà mai.
qualcuno si sacrificherà per i bene comune.

forse, qualcuno arriverà alla fine e diventerà regina.
ma non è per nulla detto che si vinca la partita.





venerdì 16 aprile 2010

Non sono più i tempi della vergogna



Leggendo le notizie che ogni giorno calcano la scena italiana sono giunto ad una conclusione: la vergogna non esiste più. Il relativismo assoluto che va diffondendosi nella nostra società, anche e soprattutto da parte delle personalità più influenti, ha fatto si che la verità, l'onestà e la coerenza non siano più annoverati tra i valori più importanti. Non esiste più il pudore di fare o dire oscenità, tanto basta smentire il giorno dopo, e ci vuole poco a far scivolare il tutto in un turbine di opinioni e commenti che lascia al suo passaggio un nulla totale. Ma non serve più nemmeno insabbiare, poichè ormai siamo (e questo è davvero triste da dirsi) abituati a sentirle di tutti i colori. Per questo alla maggioranza degli italiani non fa nè caldo nè freddo che Dell'Utri dica tranquillamente di essere entrato in politica solo per difendersi dal processo, o che Berlusconi dica che è colpa di Saviano e di chi ha scritto o prodotto film sulle mafie italiane se l'Italia ha una brutta fama a livello internazionale. Tutto ciò dimostra come ormai si possa dire quello che si vuole senza più subirne le conseguenze e quindi senza più vergogna. Non esiste più la possibilità di far provare quel "nobile sentimento" a chi al posto della coscienza ha un'abisso senza fondo. Anche perchè sono rimasti in pochi ed inascoltati quelli che hanno la dignità e la possibilità di farlo.

domenica 11 aprile 2010

Emergenza!!!!


Sono rimasto stupito nel leggere dei fatti scandalosi avvenuti in iraq ai tre italiani di emergency. Agli ultimi aggiornamenti sembra che gli afgani (e quindi le forze militari Isaf) li accusino di essere coinvolti nel caso Mastrogiacomo, con l'uccisione del suo interprete. E' evidentemente un'accusa che non regge, figurarsi poi il presunto preparativo di un attentato ai danni del governatore locale. Ciò che è però più preoccupante, è che il nostro governo ha reagito assai freddamente, schierandosi dal lato delle forze isaf, e si è dimostrato sospettoso sull'operato della organizzazione di Gino Strada, visto che non agiva in linea con le "direttive" governative. Questa mancata presa di posizione in difesa di Emergency è l'ulteriore riprova (come se c'è nè fosse bisogno) del contenuto morale pressochè assente del nostro governo. Da parte mia ripongo piena fiducia in emergency, una delle poche cose rimaste a testimoniare a livello internazionale ciò che c'è di buono in italia.

giovedì 8 aprile 2010

L'italiano stango

Le elezioni sono passate, i vari candidati sono ora contenti o insoddisfatti a seconda del numero di voti presi.
Ma ora tutto è finito, si ritorna alla vita di prima, quella dell' evasione, delle spintarelle e dei vari "dotto' tengo famiglia".
L'italiano "stango" si alzerà dal letto soddisfatto per aver votato, per aver scelto una faccia al posto di un' altra, magari indeciso se, scegliere l'eco capello di Silvio o le rughe proletarie di Nichi, piuttosto che il ciuffo bianco & ribelle di Beppe.
Ma perché, perché caro concittadino, sai perfettamente come allenare l'Inter e non sai nulla, o non lo vuoi sapere, su chi ti dovrà governare?
O peggio ancora, non te ne interessi, magari non andandoci, a votare, delegando a qualcun' altro il noioso impegno di far valere un tuo diritto.
Vorrei sapere, mio conterraneo, perché, ti affidi solamente ad una faccia, o ad un simbolo per votare?
Perché chiudere gli occhi e scegliere una maschera, dietro la quale,magari, si nasconde il solito volpone?
Forse capisco il tuo senso d'impotenza,la tua arrendevolezza prodotta da tutta la televisione che guardi, ma allora, mio caro vicino di casa, perchè non uscire di casa e pensare? Trovarsi con qualcun'altro e fare qualcosa?Perchè non smetterla di stare rinchiusi nei bar,smetterla di brontolare contro una birra, scoprire che c'è veramente qualcuno che si sta già rimboccando le maniche e sta provando a cambiare qualcosa?
Ma forse è troppo tardi.
E tu ormai sei già troppo stanco del mondo, accontentandoti solo di scegliere una faccia che ti tratti come un grande fratello.

martedì 30 marzo 2010

La nazione veneta

Bene, eccoci qua dopo il voto a contare i morti e curare i feriti. La coalizione di centrosinistra che raggruppava liste di diversa provenienza non ha trovato riscontri importanti, sono contento che il movimento 5 stelle ha raggiunto quota 3% ma al contempo dispiaciuto perchè non ha ottenuto seggi; con Zaia al 60% possiamo star certi che il veneto sarà nazione entro le prossime elezioni regionali. Adesso non voglio lanciarmi in critiche avventate, aspettiamo e vediamo, che le magagne salteranno fuori tra poco, in primis la questione della privatizzazione dell'acqua e del nucleare. Vediamo come reagirà Zaia (che almeno ha avuto il buon cuore di dimettersi da ministro) in quanto uomo della maggioranza di governo, e capo della nazione veneta. Intanto possiamo consolarci con la bocciatura di Brunetta a Venezia... ahaha ma alla fine i Veneziani l'hanno fatto per il suo bene.. perchè non sarebbe resistito alla prossima acqua alta...

sabato 27 marzo 2010

Vote or die


Gli italiani si apprestano ad andare a votare per eleggere il governatore e i consiglieri della propria regione, nella più totale disinformazione dovuta in gran parte alla intelligente azione della nostra amata tv "pubblica" (si fa per dire). Chiusi i programmi "pollaio" dove si poteva vedere un pò di baruffa ma almeno si potevano valutare dati, programmi e personalità dei vari politici, ci rimangono solo le tribune politiche che di sicuro saranno seguite da molti italiani (come no!!). Se dobbiamo andare a vedere chi compare nei tg (della rai perche di mediaset è inutile parlare) vediamo sempre i soliti 2: Silvio che dopo la serata di Santoro a Bologna (un bellissimo evento per quanto mi riguarda) è ancora più incazzato ma anche un pò più preoccupato, ha fatto visita al tg1 e tg2 per due belle interviste a senso unico in vero stile giornalistico made in italy; Bersani invece, forse per nostalgia dei vecchi tempi, va in visita alla fiat con i "suoi" compagni operai speranzoso di raccimolare qualche voto in più. Come dicevano a south park: "per tutta la vita sei costretto a scegliere tra una peretta gigante e un panino alla merda"...La soluzione sta nel trovare qualcosa di alternativo (che per quanto mi riguarda può essere il movimento 5 stelle), anche se per quel 70% di italiani che si "informa" solo tramite la tv è un pò dificile venire a conoscenza di realtà nuove ed innovative. Tutto ciò porterà alla ripresentazione delle stesse persone visto che in barba al disinteresse alla politica dell'italiano medio, il voto continua ad essere esercitato da una grande percentuale di elettori, spinti da appelli al "voto utile" e cose in stile "Vote or die". Non ci resta che aspettare..

giovedì 18 marzo 2010

Discutendo in Galileo


Durante un pomeriggio di "studio" in galileo, è scaturita una bella discussione sul futuro di noi giovani italici. Il nodo per me vitale è stata la posizione di bb secondo la quale non ci resta che andarcene fuori da sto paese perchè non c'è speranza di cambiamento; la società ed in particolare le nuove generazioni sono irrimediabilmente compromessi, senza possibilità di un cambiamento di mentalità. Ciò giustificherebbe il disimpegnarsi nei confronti del contesto che ci circonda.
Ora, il fatto che molti giovani siano senza speranze è un dato di fatto, ma se quei "pochi" se ne vanno all'estero, se nessuno si impegna più, se nessuno si sforza per far valere l'importanza del dialogo e, in un'ultima istanza, l'importanza di avere una propria idea, anche quei pochi che si potrebbero salvare da questa omologazione imperante, rimangono isolati e perciò inascolati. Mi rifaccio ad un principio logico fondamentale "dal nulla nasce solo il nulla". E' perciò necessario perseverare, nonostante che la situazione italiana diventi ogni giorno più opprimente. Bisogna resistere e credere che sia possibile qualcosa di diverso, che sia meglio o peggio di quello che c'è ora non lo so, ma comunque diverso. E poi possiamo sempre sperare nel 21/12/2012!!! Hola.

giovedì 11 marzo 2010

Un nuovo inizio (si spera!)


Ogni giorno che passa diventa sempre più difficile farsi un'idea precisa di ciò che accade intorno a noi: siamo ormai sepolti da valanghe di opinioni, commenti, dibattiti che possono benissimo essere campati per aria o avere per oggetto temi falsi o peggio devianti. Per questo è necessario che ognuno sia il più possibile informato su ciò che accade per poi potersi creare una propria opinione, il più possibile indipendente da quelle altrui. Non si può tuttavia negare il valore del confronto al fine di un arricchimento personale ma anche collettivo, ed è proprio con questa finalità che nasce, o meglio, rinasce questo spazio di discussione. Spero che possa essere un'esperienza duratura, ma perchè ciò accada deve esserci la partecipazione di tutti. Vi aspetto. Ciao