martedì 30 marzo 2010
La nazione veneta
Bene, eccoci qua dopo il voto a contare i morti e curare i feriti. La coalizione di centrosinistra che raggruppava liste di diversa provenienza non ha trovato riscontri importanti, sono contento che il movimento 5 stelle ha raggiunto quota 3% ma al contempo dispiaciuto perchè non ha ottenuto seggi; con Zaia al 60% possiamo star certi che il veneto sarà nazione entro le prossime elezioni regionali. Adesso non voglio lanciarmi in critiche avventate, aspettiamo e vediamo, che le magagne salteranno fuori tra poco, in primis la questione della privatizzazione dell'acqua e del nucleare. Vediamo come reagirà Zaia (che almeno ha avuto il buon cuore di dimettersi da ministro) in quanto uomo della maggioranza di governo, e capo della nazione veneta. Intanto possiamo consolarci con la bocciatura di Brunetta a Venezia... ahaha ma alla fine i Veneziani l'hanno fatto per il suo bene.. perchè non sarebbe resistito alla prossima acqua alta...
sabato 27 marzo 2010
Vote or die

Gli italiani si apprestano ad andare a votare per eleggere il governatore e i consiglieri della propria regione, nella più totale disinformazione dovuta in gran parte alla intelligente azione della nostra amata tv "pubblica" (si fa per dire). Chiusi i programmi "pollaio" dove si poteva vedere un pò di baruffa ma almeno si potevano valutare dati, programmi e personalità dei vari politici, ci rimangono solo le tribune politiche che di sicuro saranno seguite da molti italiani (come no!!). Se dobbiamo andare a vedere chi compare nei tg (della rai perche di mediaset è inutile parlare) vediamo sempre i soliti 2: Silvio che dopo la serata di Santoro a Bologna (un bellissimo evento per quanto mi riguarda) è ancora più incazzato ma anche un pò più preoccupato, ha fatto visita al tg1 e tg2 per due belle interviste a senso unico in vero stile giornalistico made in italy; Bersani invece, forse per nostalgia dei vecchi tempi, va in visita alla fiat con i "suoi" compagni operai speranzoso di raccimolare qualche voto in più. Come dicevano a south park: "per tutta la vita sei costretto a scegliere tra una peretta gigante e un panino alla merda"...La soluzione sta nel trovare qualcosa di alternativo (che per quanto mi riguarda può essere il movimento 5 stelle), anche se per quel 70% di italiani che si "informa" solo tramite la tv è un pò dificile venire a conoscenza di realtà nuove ed innovative. Tutto ciò porterà alla ripresentazione delle stesse persone visto che in barba al disinteresse alla politica dell'italiano medio, il voto continua ad essere esercitato da una grande percentuale di elettori, spinti da appelli al "voto utile" e cose in stile "Vote or die". Non ci resta che aspettare..
giovedì 18 marzo 2010
Discutendo in Galileo

Durante un pomeriggio di "studio" in galileo, è scaturita una bella discussione sul futuro di noi giovani italici. Il nodo per me vitale è stata la posizione di bb secondo la quale non ci resta che andarcene fuori da sto paese perchè non c'è speranza di cambiamento; la società ed in particolare le nuove generazioni sono irrimediabilmente compromessi, senza possibilità di un cambiamento di mentalità. Ciò giustificherebbe il disimpegnarsi nei confronti del contesto che ci circonda.
Ora, il fatto che molti giovani siano senza speranze è un dato di fatto, ma se quei "pochi" se ne vanno all'estero, se nessuno si impegna più, se nessuno si sforza per far valere l'importanza del dialogo e, in un'ultima istanza, l'importanza di avere una propria idea, anche quei pochi che si potrebbero salvare da questa omologazione imperante, rimangono isolati e perciò inascolati. Mi rifaccio ad un principio logico fondamentale "dal nulla nasce solo il nulla". E' perciò necessario perseverare, nonostante che la situazione italiana diventi ogni giorno più opprimente. Bisogna resistere e credere che sia possibile qualcosa di diverso, che sia meglio o peggio di quello che c'è ora non lo so, ma comunque diverso. E poi possiamo sempre sperare nel 21/12/2012!!! Hola.
giovedì 11 marzo 2010
Un nuovo inizio (si spera!)

Ogni giorno che passa diventa sempre più difficile farsi un'idea precisa di ciò che accade intorno a noi: siamo ormai sepolti da valanghe di opinioni, commenti, dibattiti che possono benissimo essere campati per aria o avere per oggetto temi falsi o peggio devianti. Per questo è necessario che ognuno sia il più possibile informato su ciò che accade per poi potersi creare una propria opinione, il più possibile indipendente da quelle altrui. Non si può tuttavia negare il valore del confronto al fine di un arricchimento personale ma anche collettivo, ed è proprio con questa finalità che nasce, o meglio, rinasce questo spazio di discussione. Spero che possa essere un'esperienza duratura, ma perchè ciò accada deve esserci la partecipazione di tutti. Vi aspetto. Ciao
venerdì 22 gennaio 2010
Il non-processo breve
Si è fatto un gran parlare circa la necessità di questa benedetta riforma della giustizia. Ora, abbiamo la necessità di parare il culo a Silvio, e questo è un fatto, ma perchè dobbiamo andare a mettere a rischio tutti processi in corso, o comunque andare a scardinarne l'impianto? perchè proprio gazie alla misteriosa "Norma transitoria" (di cui solo l' 1% dei parlamentari di maggioranza sembra conoscere il significato e l'effettiva portata) proprio questo accadrà: i tempi già lunghi della giustizia si allungheranno ancora, vista la possibilità degli imputati di uscire indenni dal processo semplicemente aggrappandosi su cavilli e formalismi burocratici (arte in cui eccellono i "grandi avvocati" italiani) per procrastinare l'emissione di una sentenza definitiva, portando di fatto alla morte del processo. Come si può in nome dell'equità dei processi introdurre una norma che pone un limite temporale prestabilito, oltre il quale scatta l'estinzione del processo stesso? può definirsi "giusto processo" un procedimento giuridico che non giunge ad un verdetto definitivo?...quasi quasi rimpiango il lodo alfano...passo e chiudo.
giovedì 21 gennaio 2010
Diritti umani?????
La Corte di Strasburgo non può esprimersi se l'espulsione di uno o più stranieri sia contraria ai diritti umani quando i rappresentanti legali dei ricorrenti hanno perso i contatti con i loro assistiti
La sentenza della Corte in relazione all'espulsione delle persone sbarcate a Lampedusa e poi rinviate in Libia nel marzo del 2005 (Caso Hussun e altri c. Italia, 19.10.2010).
La domanda che mi pongo di fronte ad una sentenza del genere è: perchè una delle corti internazionali più rispettate si autolimiti in questo modo?
Non notate per caso anche voi una certa contraddizione in questo?
Almeno a me sembra palese: quando un immigrato, o una persona normale, senza particolari appoggi politici economici, tenterà di fare valere i suoi diritti, il potere costituito di turno potrà semplicemente farlo sparire, con la complicità di un paese alleato.
Già perchè il sig. Hussun e soci sono spariti dopo essere stati detenuti nei vari cara/cie e poi mandati in Libia.
Provate a pensarci, rifletterci un attimo.
Stiamo negando a delle persone di ottenere giustizia, o almeno una sentenza, stiamo bloccando l' accesso alla giustizia soprattutto a chi ne ha più bisogno.
Per finire voglio solamente lanciare una provocazione, chi ha permesso tutto questo?
Chi continua ad appoggiare queste prevaricazioni?
La mia risposta sta in una citazione "se cercate un colpevole, c' è solo da guardarsi allo specchio".
http://www.asgi.it/home_asgi.php?
La sentenza della Corte in relazione all'espulsione delle persone sbarcate a Lampedusa e poi rinviate in Libia nel marzo del 2005 (Caso Hussun e altri c. Italia, 19.10.2010).
La domanda che mi pongo di fronte ad una sentenza del genere è: perchè una delle corti internazionali più rispettate si autolimiti in questo modo?
Non notate per caso anche voi una certa contraddizione in questo?
Almeno a me sembra palese: quando un immigrato, o una persona normale, senza particolari appoggi politici economici, tenterà di fare valere i suoi diritti, il potere costituito di turno potrà semplicemente farlo sparire, con la complicità di un paese alleato.
Già perchè il sig. Hussun e soci sono spariti dopo essere stati detenuti nei vari cara/cie e poi mandati in Libia.
Provate a pensarci, rifletterci un attimo.
Stiamo negando a delle persone di ottenere giustizia, o almeno una sentenza, stiamo bloccando l' accesso alla giustizia soprattutto a chi ne ha più bisogno.
Per finire voglio solamente lanciare una provocazione, chi ha permesso tutto questo?
Chi continua ad appoggiare queste prevaricazioni?
La mia risposta sta in una citazione "se cercate un colpevole, c' è solo da guardarsi allo specchio".
http://www.asgi.it/home_asgi.php?
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